La felicità di un soprammobile

Quando mi sveglio, dopo essermi lavato e vestito con cura, comincio il mio giro d’incontri: osservo tutti i miei soprammobili per capire se qualcuno vuole essere cambiato di posto. Me n’accorgo quando alcuni di loro non attirano la mia attenzione da un po’ troppo tempo. Questo è sintomo di un’interruzione dell’energia causata da uno stato di sofferenza. Ogni volta che accade devo prendere l’oggetto, girare per il salone e aspettare pazientemente che sia lui a decidere dove vuole stare.



Spesso devo portarlo in giro per delle ore prima di avvertire l’impercettibile segnale che mi avverte della sua scelta. Di solito avverto uno strano formicolio sulla punta delle dita in contatto con la materia. Allora lo appoggio e capisco che è felice.

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