L'uomo soprammobile

Ad essere onesto anch'io mi sento un soprammobile. Un essere ornamentale e del tutto inutile dimenticato in una città, sopra qualcuno dei suoi tanti scaffali di mattoni e cemento.

Penso, teorizzo, immagino senza avvertire il bisogno di nessun movimento superfluo, con la porta dell'anima sempre spalancata.

A volte mi capita d'essere malinconico o altre volte di provare un'intensa felicità senza una ragione legata ad accadimenti concreti. Semplicemente i sentimenti m'invadono in una naturale alternanza così come un cielo nascosto dalle nuvole lascia spazio, prima o poi, ad una bellissima giornata di sole.

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